Cosa vedere a Sant’Antioco

20 agosto 2025 di
Cosa vedere a Sant’Antioco
Sofia Tognoni

Cosa vedere a Sant’Antioco

La gemma del Sulcis tra acque cristalline, tesori fenici e borghi di pescatori: a Sant’Antioco storia millenaria e natura selvaggia creano un'esperienza autentica

Collegata alla Sardegna da un istmo artificiale, Sant’Antioco è una delle perle più affascinanti del Sulcis Iglesiente, nel sud-ovest dell’isola. Qui il tempo sembra scorrere più lentamente, mentre le onde accarezzano una costa ricca di calette, torri, saline e spiagge color smeraldo. Ma Sant’Antioco non è solo mare: è una terra che custodisce millenni di storia, dai Fenici ai Romani, dai tabarchini ai pescatori di oggi.

Passeggiare tra i vicoli dei borghi, visitare i musei archeologici, ammirare i paesaggi lagunari abitati dai fenicotteri o degustare un buon Carignano del Sulcis: tutto contribuisce a un’esperienza autentica e completa. Ecco cosa vedere (e vivere) a Sant’Antioco.

Il borgo di Sant’Antioco e Calasetta: due anime della stessa isola

Il cuore pulsante dell’isola è il borgo di Sant’Antioco, costruito su quello che un tempo era il centro fenicio di Sulky, la città più antica della Sardegna. Oggi il centro abitato si snoda tra colli affacciati sul mare, case basse, basiliche e musei. La Basilica di Sant’Antioco Martire, patrono della Sardegna, custodisce le sue spoglie in una bara di vetro, mentre le catacombe sottostanti offrono un suggestivo percorso attraverso le prime comunità cristiane.

Non può poi mancare una passeggiata sul lungomare Colombo, dove le case dei pescatori si specchiano sulla laguna di Santa Caterina. E quando il vento si placa, l’acqua diventa uno specchio perfetto, trasformando il paesaggio in un quadro impressionista.

A nord si trova invece Calasetta, il “borgo bianco” dai tratti moreschi, fondato nel 1770 da famiglie di pescatori liguri provenienti da Tabarka, in Tunisia. Le sue casette bianche e le strade squadrate ricordano le architetture nordafricane. La Torre Sabauda, il Museo d’Arte Contemporanea (MAC) e il percorso multimediale Raixe sulla cultura tabarchina rendono questo paese un piccolo scrigno di cultura e bellezza.

vista aerea di Sant'Antioco

Spiagge e calette: il mare che incanta

Sant’Antioco offre una costa varia e spettacolare, dove ogni litorale ha la sua personalità. Le spiagge sul lato orientale, come Maladroxia, sono più protette dal maestrale e offrono fondali bassi, ideali per le famiglie. A Maladroxia si trovano servizi, chioschi e case vacanza, in un contesto tranquillo e accogliente.

Spostandosi a sud, ecco Capo Sperone, l’estrema punta dell’isola, dove il mare cambia colore e si apre lo sguardo sugli isolotti della Vacca e del Toro. Più a nord, Portixeddu è una baia incastonata tra ginepri e palme nane, ideale per chi cerca un tuffo nella natura selvaggia.

Sulla costa ovest, il vento scolpisce una costa più rocciosa e scenografica. Coaquaddus è una lunga spiaggia di sabbia bianca dai colori caraibici, perfetta per lo snorkeling. Cala Sapone e Cala Lunga offrono insenature romantiche, mentre Turri, ai piedi della torre Canai, è una piccola mezzaluna tra le rocce.

Infine, Le Saline e Spiaggia Grande nei pressi di Calasetta, garantiscono ampi spazi, servizi, pinete e accesso facilitato. Anche qui il mare è trasparente, i fondali puliti, il paesaggio straordinario.

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Archeologia, musei e tradizioni: un tuffo nel passato

La storia millenaria di Sant’Antioco è testimoniata da straordinari siti archeologici. Il Tofet fenicio, a nord dell’abitato, era un luogo di culto e sepoltura: vi sono conservate oltre 3000 urne cinerarie. Subito accanto, il Villaggio Ipogeo, con le sue tombe puniche riutilizzate fino agli anni ‘70 come abitazioni, è una delle esperienze più suggestive.

Il MAB – Museo Archeologico Ferruccio Barreca – è una tappa obbligata per chi vuole capire la storia dell’isola: plastici, videoproiezioni e reperti unici illustrano l’evoluzione di Sulky e delle sue necropoli. Poco distante, il MuMa – Museo del Mare e dei Maestri d’Ascia – racconta l’identità marinaresca dell’isola, tra barche tradizionali, utensili da pesca e strumenti da lavoro.

Tra le chicche da non perdere, la Fonte Romana in piazza Italia, il Ponte Romano che per secoli ha unito l’isola alla terraferma, e i due menhir Su Para e Sa Mongia, misteriose sentinelle preistoriche che sembrano narrarci un amore perduto nel passato.

Infine, la maestra del bisso, Chiara Vigo, custode di una tecnica di tessitura millenaria, apre su appuntamento il suo laboratorio, per raccontare come dal mollusco Pinna Nobilis si otteneva la “seta del mare”.

vecchio faro di Capo Sperone

Natura, esperienze all’aria aperta e gusto locale

Sant’Antioco è anche natura incontaminata e attività all’aperto. Le escursioni a cavallo sulla falesia di Is Praneddas, tra nuraghi e archi naturali, offrono panorami mozzafiato. Le uscite in kayak all’alba nella laguna o le immersioni guidate rivelano fondali ricchi di vita.

A bordo delle barche da pescaturismo si esplorano invece baie altrimenti inaccessibili, si recuperano le nasse e si pranza con il pescato del giorno.

Per i wine lover, il Carignano del Sulcis è un must: prodotto da viti a piede franco, resistenti alla fillossera, racconta il carattere del territorio. Alcune cantine in loco organizzano degustazioni, aperitivi e cene a tema. In estate, non perdetevi poi il Carignano Wine Festival, evento dedicato al vino locale che si svolge ogni anno sul lungomare.

Connettersi da un’isola? Con EOLO si può

Sant’Antioco è il luogo ideale per chi cerca un equilibrio tra autenticità, bellezza e tranquillità. Ma anche nel paradiso naturale del Sulcis, restare connessi è fondamentale – che si tratti di smart working, di postare un tramonto su Instagram o semplicemente di avere una rete stabile durante il soggiorno.

In un contesto dove la qualità della vita è elevata ma le infrastrutture digitali possono essere carenti, la tecnologia fa la differenza. Oggi, grazie a soluzioni avanzate come quelle offerte da EOLO, è possibile dire addio ai problemi di segnale anche in località isolate o nei borghi storici.

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Sant’Antioco è molto più di una destinazione balneare: è un racconto a cielo aperto, fatto di civiltà antiche, tradizioni vive, natura protetta e comunità accoglienti. È un luogo che si presta a ogni tipo di viaggiatore: da chi cerca l’avventura a chi desidera la contemplazione, da chi ama la storia a chi si lascia sedurre dalla gastronomia.

E con una connessione EOLO, oggi non serve scegliere tra bellezza e tecnologia: puoi avere entrambe, anche qui, in questa meravigliosa “isola nell’isola”.

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