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“Paesini”, come internet e i social media diffondono cultura

calendario 23 Agosto 2022
“Paesini”, come internet e i social media diffondono cultura “Paesini”, come internet e i social media diffondono cultura

“Paesini” prosegue il suo viaggio e arriva in Toscana, a Camaiore. In provincia di Lucca e a sud-ovest delle Alpi Apuane, che si possono scorgere da lontano, ci si muove nelle stradine del paese che fino agli inizi del XX secolo era conosciuto come Camajore.

Camaiore si trova in territorio strategico, tra il mare e la montagna e forse anche per questo è molto amata dai turisti che qui si rifugiano, specialmente in estate. Dato il momento storico di grande siccità, non è da sottovalutare il fatto che il paese sia ricco di grandi falde sotterranee grazie alle quali l’acqua in tutta la zona non manca mai.

Qui Manuela Gallo, pittrice, ha deciso ad un certo punto di cambiare completamente vita.

“Sono di origine calabrese, di Cosenza per l’esattezza. Mio nonno era un pittore paesaggista e io sono cresciuta nel suo studio. All’età di 16 anni ho iniziato a studiare pittura fino a seguire i corsi di un artista per me importantissimo: Gianni Strino.

Nonostante questa passione sempre più forte verso l’arte ho studiare scienze naturali e mi sono laureata in questa materia. Non è sempre facile inseguire i propri sogni e la mia storia non è un’eccezione. Dopo la laurea ho iniziato a lavorare in un importante laboratorio di analisi ambientale ma ho sempre continuato a coltivare la mia passione dipingendo.”

“Tutto questo fino a sei anni fa quando ho deciso di licenziarmi. La vita è una soltanto, la mia vita era ed è l’arte e stavo solo rimandando una scelta che avevo davanti agli occhi: aprire una mia galleria d’arte e dedicarmi al 100% a questo.”

Presa questa decisione il passo successivo di Manuela è quello di scegliere un luogo in cui far nascere questo nuovo progetto di vita. Decide di trasferirsi a Diamante, un piccolo paese sul mare in provincia di Cosenza.

Questo passaggio, dalla città alla piccola realtà, per Manuela è fondamentale, riappropriarsi di tempi di vita più lenti e sopratutto di un contatto più diretto con le persone e con il mare sono tra le cose che l’hanno spinta a scegliere Diamante.

Qui apre la sua galleria d’arte che chiama Peggy in onore di Peggy Guggenheim, grande collezionista d’arte e mecenate statunitense. Due anni fa la scelta di cambiare paese e trasferirsi a Camaiore, prima di tutto per stare più vicina a sua sorella Bianca.

I punti di contatto tra la terra in cui vive adesso e la Calabria sono tanti secondo Manuela, due per lei fondamentali: il calore delle persone e la bellezza del mare.

Grazie ad internet e ai social media Manuela riesce a raccontare i progetti che sta portando avanti e a collaborare con Carré d’Artistes, un enorme portale per la vendita online di arte contemporanea.

Il digital ha portato nella vita di Manuela e di tanti artisti come lei la libertà di creare ovunque; la galleria si trasforma così in un “contenitore” temporale in cui poter incontrare l’artista mentre il sito e i social diventano una vera e propria vetrina permanente in cui mostrare tutto ciò che viene creato.

Il viaggio di “Paesini” continua nella Maremma grossetana.

La Maremma è una vasta regione geografica compresa fra Toscana e Lazio, di circa 5000 km², che si affaccia sul Mar Tirreno e sul Mar Ligure. Oltre a una parte centrale, quella cioè della provincia di Grosseto, comprende le pendici del Monte Amiata e delle Colline Metallifere e la valle dell’Ombrone (Maremma Grossetana), comprende inoltre la fascia costiera tra Piombino e il Cecina (Maremma Livornese) e si spinge nel Lazio fin verso Civitavecchia.

Proprio nella Maremma grossetana nasce il progetto Hypermaremma raccontato all’Ansedonia da uno dei suoi fondatori: Carlo Pratis.

“Hypermaremma  nasce nel 2019 con l’intento di innescare una rilettura del territorio maremmano e delle sue tradizioni attraverso la sfaccettata visione dell’arte contemporanea tramite la realizzazione di mostre, interventi site specific e performances.

Hypermaremma si configura come associazione di promozione sociale. I fondatori del progetto siamo io, Giorgio Galotti  (curatori e galleristi) e Matteo d’Aloja  (architetto ed esperto di comunicazione). Ci aiutano e ci hanno aiutato nella realizzazione di tutto anche Beatrice Benella, production manager e Massimo Mininni storico dell’arte ed ex vice direttore della Galleria Nazionale d’arte Moderna.

Nei suoi primi due anni di attività il progetto ha realizzato 6 grandi mostre coinvolgendo 49 artisti in location storiche e istituzionali e una grande installazione permanente nell’ eccezionale cornice dell’Oasi WWF di Burano.

Nel 2021 Hypermaremma ha realizzato 7 imponenti installazioni site specific in dialogo col paesaggio bilanciando il coinvolgimento di artisti di fama internazionale con giovani artisti della scena più contemporanea.

Per noi internet e i social sono stati fondamentali. Il nostro sito è un elemento di informazione di cui non possiamo più fare a meno per raccontare le opere, gli artisti e l’intero progetto.
Per non parlare dei social network che, specialmente all’inizio, ci hanno dato un boost incredibile per far conoscere Hypermaremma a tantissime persone. L’opera “Spazio Amato” di Massimo Uberti è stata fotografa e condivisa tantissime volte e il passa parola che si è creato su Instagram ha fatto arrivare tantissimi turisti a visitare il Lago di Burano e tutta la zona circostante così come il Totem del 2021 di Moira Ricci in cui venne rappresentato il pugno di Goldrake che incuriosì tantissime persone che si incamminavano nelle campagne maremmane per vederlo di persona.

Oltre al sito e i social, abbiamo realizzato anche dei podcast in cui gli artisti raccontano le proprie opere. È un modo per far capire ancora meglio ciò che è stato il pensiero alla base della realizzazione di ciò che viene installato sul territorio."