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“Paesini”, il digitale che sta salvando la storia di un piccolo borgo

calendario 23 Novembre 2022
“Paesini”, il digitale che sta salvando la storia di un piccolo borgo “Paesini”, il digitale che sta salvando la storia di un piccolo borgo

In provincia di Salerno si trova Bellosguardo, piccolo comune di 600 anime incluso nel Parco Nazionale del Cilento e caratterizzato da uno stupendo panorama con vista sul Golfo di Salerno.

Qui vive Michele Galasso che, come tanti, qualche anno fa ha deciso di abbandonare la città per rifugiarsi in provincia, alla ricerca di ritrovare il senso delle cose ed un ritmo di vita meno caotico. Ed è proprio in provincia che ha deciso di dare vita al progetto “Archivio Bellosguardo – Progetto di arte pubblica nel Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e Alburni”.

Si tratta di un’iniziativa basata totalmente sulla digitalizzazione, lo scopo è proprio quello di rendere digitale tutto il materiale fotografico del Parco e delle famiglie del paese. Sulla tecnologia si basa anche la comunicazione del progetto, presente, grazie a internet, sui principali social network e sul web con un sito dedicato, che fa anche da galleria per le foto.

“Man mano che il processo di digitalizzazione del patrimonio degli album di famiglia prendeva corpo e le campagne di fotografia sul presente si compivano, si sono svolte tre mostre tra il 2019 e il 2021: la prima nell’agosto 2019, all’interno del festival Rural Dimensions, una seconda presso la sede dell’ICCD a Roma dicembre/gennaio 2020, una terza “finale” con l’evento Miss Bellosguardo in settembre 2021, finanziata da Scabec. (società in house della Regione Campania nata per la valorizzazione del patrimonio culturale regionale)”

Il processo con cui operano si divide in tre fasi:

  1. La ricerca nelle case delle famiglie coinvolte e il recupero del materiale nei cassetti, bauli, scatole. Lavoro iniziato e tutt’ora in corso.
  2. La digitalizzazione delle fotografie raccolte e archiviate (ad oggi circa 6.000). Digitalizzazione possibile anche grazie al coinvolgimento di studenti coinvolti durante gli stage estivi.
  3. Il coinvolgimento di un professionista e di cinque autori in altrettante residenze artistiche, che hanno organizzato e rielaborato il materiale, creando così un racconto del territorio e della sua gente attraverso installazioni e mostre in paese. Rendendo così gli abitanti i primi fruitori del lavoro svolto.