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“Paesini”, come internet e il lavoro in remoto danno vita al territorio

calendario 07 Settembre 2022
“Paesini”, come internet e il lavoro in remoto danno vita al territorio “Paesini”, come internet e il lavoro in remoto danno vita al territorio

“Paesini” prosegue il suo viaggio nell'entroterra materano, a Tursi, dopo un viaggio piacevole, ma anche lungo, nonostante il Comune sia ben collegato e vicino a Policoro e la sua costa. Gli ultimi cinque chilometri sono probabilmente i più suggestivi, attraversando il territorio in cui si manifesta l’oggettivo fascino dei calanchi lucani, verso l’ora del tramonto.

A Tursi, in via Roma, la via principale della parte nuova del paese e disposta in basso rispetto alla maggior parte degli edifici arroccati sul versante della collina, si scopre la complessità del tessuto urbano, composto di decine di livelli di case, una sopra l’altra, come risultato di secoli di differenti occupazioni e sviluppi urbani. Goti, Saraceni, Bizantini, Normanni, Svevi e Angioini hanno creato questa stratificazione unica, compressa, di abitazioni, vicoli e strade sovrapposte.

Come la gran parte dei paesi arroccati nelle aree interne, lo sviluppo urbano è proseguito in aree di nuova edificazione, creando, nel caso di Tursi l’area maggiormente abitata a valle. dove troviamo i negozi, la cattedrale, il traffico delle auto e il problema dei parcheggi, come ovunque. Lasciando quindi la parte superiore, e ancora più la Rabatana, la parte più alta, urbanizzata dagli Saraceni intorno al 850 dC, vuoti.

È qui che nasce la necessità di riportare vita nell’area del paese, quello più caratteristico e anche il più fragile, il centro storico o meglio, nel caso di Tursi, il secondo centro storico.
Durante i cambiamenti storici del 2020, complice la necessità di lavorare da remoto, alcuni ragazzi hanno fatto richiesta all’amministrazione comunale, di alcuni spazi dove poter lavorare. Il comune ha supportato questa necessità e ha dato in gestione gli ambienti della sede del vecchio comune di Tursi. Qui nasce quindi il progetto Tursi Digital Nomads.

La vice presidente, Luciana Canivare, psicologa di origine argentina, oggi smart worker, è venuta a vivere di recente in paese, alla scoperta delle origini della sua famiglia.

C'è grande coraggio nel credere in una forma di comunità, imperfetta e dinamica, propria di Pietro e di alcuni suoi compaesani, che utilizzano linguaggi e forme di comunicazione utili a sviluppare un senso critico, generando così cultura che a sua volta crea energia per resistere all’abbandono, inteso come abbandono di un’identità prima che di un territorio.