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“Paesini”, internet per raccontare il territorio della Val d’Orcia

calendario 14 Luglio 2022
“Paesini”, internet per raccontare il territorio della Val d’Orcia “Paesini”, internet per raccontare il territorio della Val d’Orcia

“Paesini” prosegue il suo viaggio raggiungendo San Quirico d’Orcia, un piccolo borgo di poco più di 2.000 abitanti situato nel cuore della Val d’Orcia. San Quirico è uno degli esempi più interessanti di urbanistica medievale e il suo nome riflette la devozione della popolazione nei confronti di un santo originario della città di Iconio (nell’attuale Turchia).

Qui Vittorio e Lorenza hanno dato vita all’agriturismo “Il Rigo”: dal 2012 l’attività è gestita da Luisa, nata e cresciuta in questi luoghi, e che dopo gli studi ha deciso di tornare alle sue radici insieme a suo marito Matthias, che ha lasciato il suo lavoro da ingegnere a Monaco di Baviera per condividere questo sogno toscano.

La storia che lega questo territorio alla famiglia di Luisa è antica, la proprietà appartiene alla famiglia da 9 generazioni. Nel 1974 quando fu abolita la mezzadria e Vittorio, padre di Luisa, cominciò a lavorare i terreni: dopo la laurea in agraria, dette vita all’azienda agricola che chiamò “Il Rigo”, dal nome del torrente che scorre ai piedi della collina. Qualche anno più tardi conobbe Lorenza, la madre di Luisa e insieme decisero di sperimentare il metodo biologico, una scelta fuori dal comune per la fine degli anni ’80 e nella zona i primi a lanciarsi totalmente in questo nuovo mondo.

Luisa sa come la Val d’Orcia sia un luogo molto complicato in cui coltivare: anche per questo il territorio è stato abbandonato dai contadini e tanti hanno cercato fortuna in città. Questo ha fatto sì che la Val d’Orcia rimanesse quasi immutata e si conservasse così bella: questa bellezza ha portato negli anni ’90 ad un vero e proprio boom turistico.

“Viviamo in un posto stupendo, ogni angolo che ci circonda è davvero unico. Ogni turista cerca di accaparrarsi lo scatto che possa avere like, tantissime persone passano da qui, fanno una foto e continuano il loro percorso, c’è un mordi e fuggi continuo. Noi vogliamo invece approcciare il turista in maniera più consapevole, gli chiediamo di fermarsi e ascoltare quello che possiamo raccontare. La nostra è una terra che va vissuta, fotografata certamente ma soprattutto vissuta. Solo così la si può amare profondamente”.

Attraverso i social network Luisa racconta l’approccio che, con il suo agriturismo, ha verso la natura e i prodotti: all’agriturismo “Il Rigo” non vengono utilizzati pesticidi e diserbanti così da garantire la biodiversità e la sopravvivenza di molti abitanti di questo ecosistema e tutto ciò che arriva dai campi è biologico, dal grano ai fiori.