Dove vedere le semifinali di Wimbledon

10 luglio 2025 di
Dove vedere le semifinali di Wimbledon
Sofia Tognoni

Dove vedere le semifinali di Wimbledon

Guida completa per vivere le emozioni di Wimbledon, tra eleganza, sfide memorabili e i grandi nomi del tennis internazionale.

C’è qualcosa di unico nell’aria quando inizia Wimbledon. Ogni anno, per due settimane, il sobborgo londinese di Wimbledon si trasforma nel cuore pulsante del tennis mondiale. L’erba rasata alla perfezione, gli abiti bianchi dei giocatori, le fragole con panna servite sugli spalti, le file fuori dai cancelli e il silenzio reverenziale del pubblico: tutto contribuisce a creare un’atmosfera che nessun altro torneo può replicare.

L’edizione 2025 si è aperta con grandi aspettative e numeri da capogiro. Il montepremi ha toccato il record assoluto di 60 milioni di sterline, con ben 3 milioni destinati ai vincitori dei tornei singolari, maschile e femminile. È un messaggio chiaro: Wimbledon non vuole solo onorare la tradizione, ma anche guidare il futuro del tennis. E mentre il tabellone si stringe e i match si fanno più intensi, cresce anche la voglia di seguire da vicino le fasi finali. In particolare, le semifinali si annunciano cariche di tensione e spettacolo.

Dove vedere le semifinali del torneo di Wimbledon 2025

Se sei tra coloro che non vogliono perdersi nemmeno un colpo di racchetta, le date da segnare sul calendario sono giovedì 10 e venerdì 11 luglio

Si parte giovedì 10 alle 14:30 con il singolare femminile: sarà la numero 1 del mondo Aryna Sabalenka,  a gareggiare contro l’americana Amanda Anisimova, testa di serie numero 13.  Subito dopo, alle 15:40, toccherà alla polacca Iga Swiatek, ottava del ranking, affrontare la svizzera Belinda Bencic.

Il giorno dopo, venerdì, sarà la volta del singolare maschile con Sinner, il numero 1 al mondo, che affronterà il campione serbo Novak Djokovic. Mentre l’altra semifinale vedrà contrapporsi lo spagnolo Alcaraz, già campione nel 2023 e 2024,  contro l’americano Fritz, alla sua prima semifinale a Wimbledon.

La copertura televisiva sarà totale grazie a Sky, che ha dedicato a Wimbledon un’intera squadra editoriale e diversi canali. Le partite saranno trasmesse su Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis, Sky Sport Arena, Sky Sport Mix e anche in altissima definizione su Sky Sport 4K. Per chi è abituato a seguire i match sul proprio dispositivo preferito, ci sono due opzioni molto comode: Sky Go, incluso per gli abbonati, e Now, la piattaforma on demand di Sky, che permette l’acquisto di pacchetti anche solo per i giorni cruciali del torneo.

Come vedere le semifinali di Wimbledon 2025 in TV e streaming

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Il fascino intramontabile di Wimbledon: storia e curiosità

Parlare di Wimbledon significa raccontare la storia stessa del tennis. Nato nel 1877 all’interno dell’All England Croquet Club, il torneo più celebre al mondo ha dato forma e regole al tennis moderno. Dapprima riservato al singolare maschile, si è arricchito nel tempo con le altre categorie: il doppio maschile è arrivato nel 1879, il singolare femminile nel 1884, mentre doppio femminile e doppio misto sono entrati ufficialmente in programma nel 1913.

La sede storica del torneo è l’All England Croquet and Lawn Tennis Club, che si trova proprio nel quartiere di Wimbledon, a Londra. È lì che si trovano i campi in erba più famosi del pianeta, inclusi il mitico Centre Court e il Court 1, entrambi utilizzati esclusivamente durante il torneo. Dal 2009, il campo centrale è stato dotato di un tetto retraibile che consente di giocare anche in caso di pioggia, un’eventualità tutt’altro che rara nella capitale britannica.

Tra gli elementi più caratteristici del torneo c’è il codice di abbigliamento, che impone ai tennisti di indossare esclusivamente abiti bianchi: un richiamo alla purezza originaria dello sport e al suo spirito aristocratico. E poi ci sono i simboli gastronomici, come le famose fragole con panna, di cui ogni anno vengono consumate oltre 38 tonnellate. Senza dimenticare le file interminabili che si formano fuori dai cancelli, un rituale per chi vuole conquistare uno dei preziosi biglietti giornalieri e godersi l’evento dal vivo.

Quest’anno, inoltre, Wimbledon ha introdotto una novità tecnologica interessante: per la prima volta, sarà utilizzato un sistema di intelligenza artificiale in tempo reale per analizzare le partite, generare highlights personalizzati e fornire dati di gioco a commentatori e spettatori. Un connubio perfetto tra tradizione e innovazione.

Per i tennisti italiani, Wimbledon è sempre stato un terreno difficile. Nessun azzurro ha mai conquistato il titolo in singolare. Ma l’edizione 2025 potrebbe rappresentare una svolta, grazie alla presenza di Jannik Sinner, attuale numero 1 al mondo, che guida con autorità e carisma il gruppo dei pretendenti al trono londinese.

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I campioni e le campionesse con più trofei a Wimbledon

La storia di Wimbledon è anche una galleria di ritratti leggendari. Il tennista più vincente di sempre in singolare maschile è lo svizzero Roger Federer, che ha trionfato per ben otto volte tra il 2003 e il 2017. Un’impresa che l’ha reso una vera e propria icona del torneo, amatissimo dal pubblico inglese.

Subito dietro di lui, con sette vittorie ciascuno, troviamo William Renshaw, protagonista assoluto della seconda metà dell’Ottocento quando ancora esisteva il sistema del challenge round, Pete Sampras, dominatore degli anni ’90, e Novak Djokovic, che ha scritto pagine recentissime della storia di Wimbledon tra il 2011 e il 2022.

Sul fronte femminile, il primato appartiene a Martina Navratilova, capace di conquistare nove titoli tra il 1978 e il 1990. Una cifra impressionante che racconta non solo la longevità, ma anche l’assoluto dominio della campionessa cecoslovacca naturalizzata statunitense. Alle sue spalle c’è Helen Wills Moody, con otto successi tra gli anni ’20 e ’30 del Novecento. E poi ci sono nomi leggendari come Steffi Graf e Serena Williams, ferme a quota sette titoli.

Questi numeri raccontano più di ogni parola la difficoltà e l’importanza di vincere a Wimbledon. Non è solo questione di tecnica o di potenza. Serve tenuta mentale, capacità di adattarsi all’erba, e soprattutto la forza di affrontare la pressione di un pubblico che pretende, ma che sa anche esaltare chi dimostra di meritare l’immortalità sportiva.

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