Dove vedere l’NBA 2025/2026 in streaming e TV: guida completa alla stagione
Dal debutto dei nuovi rookie alle Finals: tutte le opzioni per seguire il campionato NBA in Italia, tra Sky, Prime Video e League Pass
La stagione NBA 2025/26 si preannuncia come una delle più spettacolari e combattute degli ultimi anni. Gli Oklahoma City Thunder, freschi campioni, partono con i favori del pronostico, ma l’arrivo di Kevin Durant ai Rockets ha già acceso i riflettori su Houston come nuova contender. In campo ci saranno anche rookie destinati a lasciare il segno, come l’attesissimo Cooper Flagg a Dallas, Dylan Harper agli Spurs e VJ Edgecombe ai 76ers.
Per gli appassionati, l’offerta televisiva e streaming è più ricca che mai, con diverse piattaforme che trasmetteranno l’NBA in diretta e on demand. In questa guida scoprirai tutte le soluzioni per vedere l’NBA 2025/26, le date chiave della stagione e le novità che renderanno questo campionato imperdibile.
Quando inizia la stagione NBA 2025/2026
La Regular Season NBA 2025/26 prenderà il via il 21 ottobre 2025 e si concluderà il 12 aprile 2026, con 82 partite per ciascuna delle 30 franchigie. Subito dopo sarà il momento della fase più calda della stagione: il torneo Play-In e i Playoff che porteranno fino alle NBA Finals.
Ecco le date chiave da segnare in calendario:
- Regular Season: dal 21 ottobre 2025 al 12 aprile 2026
- NBA Cup: 31 ottobre – 16 dicembre 2025
- Christmas Day Games: 25 dicembre 2025, con sfide di cartello come Lakers-Mavericks e Cavaliers-Knicks
- All-Star Weekend: 13-15 febbraio 2026, in programma all’Intuit Dome di Inglewood, California
- Play-In Tournament: 14–17 aprile 2026
- Playoff NBA: dal 18 aprile 2026
- NBA Finals: dal 4 al 21 giugno 2026, con l’eventuale Gara 7 fissata per il 21 giugno
La stagione regolare sarà arricchita anche dalla NBA Cup: si tratta di un torneo a eliminazione diretta, giunto alla sua terza edizione, che si svolgerà tra fine ottobre e metà dicembre, con gironi e fase finale a Las Vegas, e che sta diventando sempre più centrale nella narrativa della Lega.
Dove vedere l’NBA 2025/2026 in Italia
La nuova stagione NBA sarà visibile in Italia attraverso tre piattaforme: Sky Sport Basket (anche in streaming su NOW), Prime Video e il servizio ufficiale della Lega, l’NBA League Pass. Ciascuna di queste opzioni ha caratteristiche diverse, dal numero di partite disponibili al tipo di abbonamento previsto.
Sky Sport e NOW
Sky è in possesso dei diritti per la trasmissione in Italia dell’NBA fino al 2026, confermandosi come uno dei principali punti di riferimento per i tifosi italiani, grazie a:
- oltre 300 partite a stagione trasmesse sul canale dedicato Sky Sport Basket (canale 205),
- 7 partite live a settimana durante la regular season, inclusi i tradizionali appuntamenti in prima serata con NBA Saturdays e NBA Sundays,
- copertura completa dei Playoff, con tutte le partite delle Conference Finals e delle NBA Finals,
- ampio palinsesto di
approfondimenti, highlight quotidiani e rubriche dedicate, anche su Sky Sport 24.
Chi non possiede un abbonamento satellitare può optare per NOW, la piattaforma streaming di Sky che permette di seguire i contenuti sportivi con pacchetti flessibili, senza parabola né decoder. NOW include tutte le partite e i programmi NBA trasmessi dai canali Sky.
Prime Video
Dalla stagione 2025/26 l’NBA debutta anche su Amazon Prime Video, con una proposta che integra anche lo sport all’interno dell’abbonamento Prime standard, la quale prevede:
- 87 partite di stagione regolare, incluse senza costi aggiuntivi, tra cui tutte le partite della NBA Cup dalla fase a eliminazione diretta, e le partite internazionali, come Berlino e Londra a gennaio 2026;
- il Play-In Tournament;
- una parte dei Playoff (un terzo di primo e secondo turno);
- una delle due Conference Finals;
- le NBA Finals.
Sarà inoltre possibile sottoscrivere l’abbonamento a NBA League Pass direttamente da Prime Video e le partite saranno disponibili su smart TV, Fire Stick, dispositivi mobili e browser, con interfaccia arricchita da replay, statistiche e angolazioni multiple.
Un pacchetto pensato per rendere l’NBA più accessibile, incluso nel normale canone Prime (49,90 € annui o 4,99 € mensili).
NBA League Pass
Per chi vuole seguire ogni singola partita della stagione, l’opzione più completa resta l’NBA League Pass, il servizio ufficiale della lega.
Caratteristiche principali:
- tutte le partite della stagione in diretta e on-demand, dalla regular season alle Finals,
- accesso a feed alternativi (telecronaca di casa/trasferta, Mobile View, audio multilingua),
- archivio storico con tutte le partite dal 2012 a oggi,
- disponibile su browser, app NBA
(smartphone e tablet), console e smart TV compatibili.
Ma quanto costa il League Pass NBA? Ci sono diverse opzioni disponibili:
- League Pass Standard
Prezzo: €109,99/anno oppure €15,99/mese.
Visione su 1 dispositivo alla volta.
Include spot pubblicitari.
- League Pass Premium
Prezzo: €149,99/anno oppure €21,99/mese.
Visione fino a 3 dispositivi contemporaneamente.
Nessuna interruzione pubblicitaria.
Contenuti extra durante i timeout e gli intervalli.
- NBA Team Pass
Prezzo: €94,99/anno.
Accesso a tutte le partite di una sola squadra a scelta.
- NBA Single Game
Acquisto di una singola partita, disponibile live o on-demand. - Sconti disponibili:
Gli studenti universitari idonei possono ottenere il 40% di sconto sull’abbonamento mensile, previa verifica tramite piattaforma dedicata.
Il League Pass resta quindi la soluzione ideale per chi non vuole perdere nulla della stagione NBA, con la possibilità di seguire tutte le franchigie o concentrarsi su una squadra specifica.
Come vedere i playoff NBA in streaming
1. Abbonati a Prime Video, Sky o NOW TV
2. Scegli una connessione internet stabile e veloce
Se stai cercando una connessione Internet affidabile e per vedere tutto lo sport, come il basket ed Eurolega, le partita della Serie A o della Champions in streaming senza interruzioni o senza il fastidioso buffering, l'offerta EOLO Plus potrebbe essere una delle soluzioni ideali. EOLO è un operatore specializzato nella fornitura di Internet senza linea fissa, ad alta velocità tramite tecnologia wireless, perfetta per le zone in cui la fibra ottica non è ancora disponibile o dove le connessioni tradizionali potrebbero risultare lente o instabili.
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Novità della stagione NBA: squadre e giocatori da seguire
La nuova annata NBA non si preannuncia solo come una delle più combattute di sempre, ma anche come una stagione ricca di cambiamenti destinati a lasciare il segno. Dalle trade che hanno riscritto gli equilibri di Conference, ai rookie pronti a esplodere, fino agli infortuni pesanti che rischiano di cambiare il volto della competizione: ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Le grandi manovre di mercato
L’offseason 2025 ha visto importanti movimenti di mercato (anche se lo scambio più clamoroso era arrivato già a febbraio, con Luka Dončić sbarcato a Los Angeles). La trade che ha monopolizzato l’attenzione questa estate è stata senza dubbio quella che ha portato Kevin Durant agli Houston Rockets, un affare a sette squadre che ha riscritto le gerarchie a Ovest e che proietta Houston tra le contender (anche se la Conference è oggi più competitiva che mai).
Importante anche lo scambio che ha visto Desmond Bane approdare a Orlando: per accaparrarsi uno dei migliori tiratori della lega (sperando così di colmare una grossa lacuna della franchigia), i Magic hanno sacrificato Kentavious Caldwell-Pope, Cole Anthony e un pacchetto di scelte future, dimostrando di voler accelerare il processo di crescita intorno a Paolo Banchero e Franz Wagner.
A muoversi con decisione anche i Denver Nuggets, che hanno scelto di separarsi da Michael Porter Jr. per puntare su un profilo diverso come Cameron Johnson, ottenendo maggiore equilibrio e flessibilità salariale. Scambi meno appariscenti, ma comunque rilevanti, hanno interessato altre franchigie: i Clippers hanno aggiunto esperienza e qualità con Bradley Beal, Miami ha inserito Norman Powell come nuovo terminale offensivo in uscita dalla panchina, mentre i Lakers hanno rafforzato il roster con gli arrivi di Deandre Ayton, Marcus Smart e Jake LaRavia, innesti mirati per dare solidità accanto a Luka Dončić e LeBron James.
Parallelamente, i Thunder campioni in carica hanno blindato il loro futuro: oltre al supermax di Shai Gilgeous-Alexander, sono arrivati i rinnovi di Chet Holmgren (cinque anni, 250 milioni) e Jalen Williams (cinque anni, 287 milioni), che insieme formano un “core” capace di garantire a Oklahoma City un orizzonte da contender per tutto il decennio. A completare il quadro dei grandi rinnovi c’è anche Jaren Jackson Jr., che ha firmato un’estensione da 240 milioni con Memphis, confermandosi come il pilastro su cui i Grizzlies vogliono puntare.
Il risultato complessivo è una lega che ha visto cambiare volto in pochi mesi: Houston che si rilancia con ambizioni immediate, Orlando che vuole scalare posizioni a Est, Denver che cerca di rimanere competitiva attorno a Jokic, e OKC che consolida le basi per restare al vertice a lungo.
I rookie da seguire
La Draft Class 2025 è stata accolta con entusiasmo da addetti ai lavori e tifosi, tanto da essere considerata una delle più ricche di talento dell’ultimo decennio. Non è soltanto questione di numeri o statistiche, ma della sensazione che diversi giovani possano cambiare il volto della lega fin da subito. In prima fila c’è Cooper Flagg, prima scelta assoluta, approdato ai Dallas Mavericks e già investito di grandi responsabilità a causa dell’assenza di Kyrie Irving: un predestinato, che molti paragonano a Wembanyama per impatto potenziale. A contendere le luci della ribalta ci sarà Dylan Harper, figlio del pluricampione NBA Ron, scelto dagli Spurs per affiancare Wembanyama in un progetto tecnico che profuma di futuro: la sua versatilità e maturità lo rendono uno dei rookie più pronti a incidere subito. E non è da meno VJ Edgecombe, che i Philadelphia 76ers vedono come il tassello atletico e difensivo in grado di dare nuova energia alla franchigia. Tre profili diversi, ma tutti accomunati dalla sensazione di poter lasciare un’impronta immediata su questa stagione NBA.
Gli infortuni che cambiano la stagione
Se il mercato e il Draft hanno acceso l’entusiasmo, la stagione 2025/26 sarà inevitabilmente segnata da una serie di infortuni che hanno colpito alcuni dei protagonisti più attesi. In un destino quasi beffardo, diverse stelle hanno subito la stessa sorte, con problemi al tendine d’Achille che rischiano di ridisegnare la mappa NBA, soprattutto a Est. Già a marzo, durante la Regular Season, Dallas ha dovuto rinunciare a Kyrie Irving per il resto della stagione e, si teme, anche per buona parte della prossima. Poi sono arrivati i playoff a peggiorare ulteriormente il quadro. Prima Damian Lillard che ha dovuto abbandonare anzitempo i Bucks (oggi è tornato “a casa” ai Portland Trail Blazers), poi Jayson Tatum dei Celtics e infine, in quella che si preannunciava come una delle più clamorose gare-7 delle Finals della storia, Tyrese Haliburton ha subito una sorte simile.
Con così tante franchigie penalizzate, soprattutto a Est, la corsa al titolo potrebbe cambiare volto: i Cavaliers sembrano avere la strada spianata per imporsi ancora una volta nella propria Conference (stavolta anche ai playoff), mentre a Ovest la competizione per un posto nella post-season sembra più agguerrita che mai.
All Star Game, c’è attesa per il nuovo format
Anche l’All-Star Game 2026, in programma il 15 febbraio a Los Angeles, sarà segnato da una novità che riflette l’evoluzione della Lega. Dopo anni di sperimentazioni, l’NBA ha deciso di puntare su una formula che metterà al centro la rivalità più affascinante: USA contro il resto del mondo.
Anche la formula cambierà: vedremo infatti un mini-torneo a tre formazioni con formula round-robin, con due selezioni statunitensi e una “World”, composta dai migliori talenti internazionali. Sarà l’occasione per vedere in campo, tutti insieme, campioni affermati come Nikola Jokić, Luka Dončić e Giannis Antetokounmpo, oltre a star emergenti come Victor Wembanyama, simboli dell’ondata globale che ha reso l’NBA una lega sempre più internazionale.
L’idea nasce anche dalla volontà di Adam Silver, il commissioner NBA, di rilanciare un evento che, negli ultimi anni, ha perso indubbiamente parte del suo fascino (e dei suoi ascolti). Resta da capire quanto i giocatori saranno disposti a metterci intensità e agonismo.
I playoff NBA e la formula
Il format resta quello consolidato, con il Play-In Tournament ad aprile che assegnerà gli ultimi seed disponibili (i numeri 7 e 8 in ciascuna Conference), seguito dai Playoff con le tradizionali serie al meglio delle sette gare e dalle NBA Finals a giugno. Ma se la struttura non cambia, il modo in cui le squadre ci arriveranno è tutt’altro che scontato.
A Ovest, la concorrenza si annuncia spietata: tra i Thunder campioni in carica, i Rockets rinforzati dall’arrivo di Durant, i Nuggets sempre in orbita titolo (e finalmente con una panchina degna di questo nome), i Lakers e gli Warriors sempre pericolosi e i nuovi volti come Cooper Flagg e Victor Wembanyama in rampa di lancio, la corsa verso i Playoff coinvolgerà un numero impressionante di pretendenti. Non è escluso che franchigie di valore siano costrette a giocarsi tutto proprio nel Play-In, segno della profondità e della competitività della Conference.
La situazione è diversa a Est, dove i tanti infortuni alle stelle hanno reso la griglia molto più “scalabile”. Senza Tatum a Boston e con Haliburton fuori per un lungo periodo a Indiana, i Cleveland Cavaliers sembrano avere la strada più spianata, ma la storia recente della NBA insegna che le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Anche perché si affacciano nuovi interessanti progetti come i rinnovati Orlando Magic, gli Atlanta Hawks del sempre pericoloso Trae Young e i Detroit Pistons, già sorpresa dello scorso anno. Senza dimenticare i New York Knicks affidati alla nuova guida tecnica di Mike Brown. Una Conference apparentemente più debole sulla carta potrebbe trasformarsi in un terreno fertile per outsider pronte a sovvertire i pronostici.
Perché serve una buona connessione per vedere l’NBA in streaming
Seguire una partita NBA in diretta non è come guardare una serie o un film on demand: ogni interruzione può compromettere l’esperienza. Per questo, quando si parla di streaming in campo sportivo, la qualità della connessione diventa fondamentale.
I parametri da considerare sono tre:
- Velocità di download: servono almeno 10 Mbps per l’HD e 25 Mbps o più per lo streaming in 4K.
- Stabilità del segnale: cali di linea o buffering durante un possesso decisivo possono rovinare la visione.
- Latenza: più è bassa, minore sarà il ritardo
rispetto all’azione reale, importante per evitare spoiler, se si interagisce
live con altri tifosi o sui social.
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FAQ NBA 2025/2026
Dove vedere l’NBA gratis in Italia?
Al momento non esiste una copertura gratuita e completa della NBA in Italia. Alcuni contenuti possono essere resi disponibili in chiaro sulle piattaforme delle emittenti (tipicamente, Sky mette a disposizione di tutti, sul proprio sito, alcune partite durante l’anno), ma per seguire con assiduità la stagione è necessario un abbonamento a Sky/NOW, Prime Video o NBA League Pass.
Quanto costa NBA League Pass?
L’abbonamento varia in base al pacchetto scelto: da circa 94,99 € a stagione per il Team Pass, fino a 149,99 € per il Premium, che consente la visione su tre dispositivi contemporanei senza interruzioni pubblicitarie. Esiste anche un abbonamento mensile e un’opzione per l’acquisto di singole partite. Nel corso dell’anno, vengono proposti degli sconti sull’abbonamento.
Dove vedere NBA su Prime Video?
Le partite NBA disponibili su Prime Video si trovano direttamente all’interno della piattaforma streaming, accessibile da smart TV, Fire Stick, smartphone, tablet o PC. Basta cercare “NBA” nella barra di ricerca per accedere alla sezione dedicata e selezionare la partita desiderata. L’offerta comprende 87 partite a stagione, già incluse nell’abbonamento Amazon Prime (49,90 € l’anno o 4,99 € al mese), senza costi aggiuntivi.
Quando iniziano i playoff NBA 2026?
Il Play-In Tournament si giocherà dal 14 al 17 aprile 2026, mentre i Playoff inizieranno il 18 aprile 2026. Le Finals prenderanno il via il 4 giugno, con eventuale Gara 7 fissata per il 21 giugno.
Quali sono le squadre favorite?
A Ovest, i campioni in carica Oklahoma City Thunder e i nuovi Houston Rockets di Durant partono davanti a tutti, seguiti da Nuggets e Mavericks. A Est, complice la lunga lista di infortuni, i Cleveland Cavaliers sembrano avere la strada spianata, ma la storia insegna che non mancano mai outsider pronte a sorprendere.
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