I migliori mouse da gaming da scegliere nel 2026
Dal sensore ai DPI, dal peso ai tasti programmabili: tutto quello che devi sapere per scegliere il mouse da gaming più adatto al tuo stile.
Quali sono i migliori mouse da gaming nel 2026? I modelli top di gamma combinano sensori ottici fino a 45.000 DPI, polling rate da 4.000 a 8.000 Hz, peso ultraleggero sotto i 60 grammi, switch ottici per massima reattività e connettività wireless con latenza inferiore a 1 ms.
Quando si gioca online in cloud gaming, scegliere il miglior mouse da gaming per gareggiare nei migliori giochi, da soli o nel multiplayer, è cruciale per ottenere prestazioni elevate. Le caratteristiche chiave da considerare includono:
- Precisione e sensibilità del sensore: movimenti fluidi e precisi.
- Design ergonomico: comfort prolungato durante lunghe sessioni di gioco.
- Pulsanti programmabili: personalizzazione delle azioni per una maggiore efficienza.
- Velocità di risposta: tempi di risposta minimi per giochi competitivi.
- DPI regolabili: sensibilità del mouse adattabile alle esigenze del giocatore.
Il mouse gaming, infatti, non è un semplice accessorio, ma un componente essenziale dell’esperienza di gioco su PC, che può fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta, soprattutto in ambito competitivo.
In questo articolo, esploreremo le caratteristiche più importanti da tenere in considerazione quando si sceglie un mouse da gaming e daremo uno sguardo ad alcuni tra i migliori
Caratteristiche chiave del mouse da gaming
Un mouse gaming nasce per rispondere a esigenze specifiche del videogiocatore, che sono diverse da quelle di chi, per esempio, usa un mouse da ufficio. La differenza non sta solo nel design aggressivo o nei LED RGB, ma soprattutto nelle prestazioni tecniche: sensibilità regolabile, polling rate elevato, switch più reattivi e un’ergonomia studiata per ridurre l’affaticamento anche dopo diverse ore di gioco.
Scopriamo allora le caratteristiche principali a cui prestare attenzione nella scelta.
Velocità e DPI
Il parametro più citato quando si parla di mouse da gaming è il DPI (dots per inch), che definisce quanto si muove il cursore a schermo in relazione allo spostamento fisico del mouse.
Alti DPI (1600–20.000 e oltre) favoriscono movimenti rapidi, utili nei titoli frenetici, mentre DPI bassi (400–800) privilegiano la precisione, ideale per chi gioca da cecchino in un FPS o per i gestionali.
Non esiste un valore “migliore in assoluto”: conta la possibilità di regolare e salvare profili diversi in base al gioco o al ruolo scelto di volta in volta. I modelli di fascia alta permettono anche lo switch on-the-fly, cioè il cambio DPI istantaneo senza aprire software esterni.
Mouse Cablati o Wireless?
Nel corso degli anni, i gamer competitivi hanno preferito i mouse dotati di cavo, sinonimo di latenza minima e zero interruzioni. Ma la tecnologia wireless è ormai maturata al punto da eliminare completamente il divario prestazionale: i modelli con connessione a 2.4 GHz offrono prestazioni praticamente identiche ai cablati, con latenza inferiore a 1 millisecondo e polling rate fino a 8.000 Hz.
Le tecnologie moderne, come l'adaptive frequency hopping, prevengono inoltre interferenze da Wi-Fi e altri dispositivi, garantendo una connessione stabile anche in ambienti affollati di segnali.
Nemmeno l'autonomia è più un problema: i modelli con batteria ricaricabile offrono 70-150 ore di gioco continuato, mentre quelli con batteria sostituibile possono superare le 280 ore.
Alcuni gamer professionisti, però, preferiscono evitare i mouse che si connettono solo via Bluetooth, preché questa tecnologia presenterebbe latenze più elevate (8+ ms) e polling rate limitati (125 Hz).
Chi non vuole rischiare disconnessioni o preferisce non pensare alla ricarica può comunque optare per il cavo, ma oggi la scelta è più una questione di preferenza personale che di effettive prestazioni.
Sensori ottici di ultima generazione
Il sensore ottico è il componente che determina la capacità del mouse di tracciare con precisione ogni movimento. Un sensore di qualità fa la differenza tra un tracking fedele e movimenti imprecisi o "a scatti", soprattutto durante le azioni più rapide.
Nel 2026, i sensori di fascia alta raggiungono prestazioni straordinarie: oltre ai DPI elevati (già discussi in precedenza), altri parametri fondamentali sono la velocità di tracking (espressa in IPS, inches per second) e l'accelerazione massima (in G), che determinano quanto velocemente si può muovere il mouse senza perdere precisione.
I sensori più avanzati integrano anche tecnologie intelligenti come il rilevamento automatico della superficie, che ottimizza il tracciamento in base al tipo di tappetino, e la sincronizzazione dei dati, che riduce al minimo il ritardo tra movimento fisico e risposta a schermo. La distanza di lift-off (quanto bisogna sollevare il mouse per interrompere il tracciamento) è un altro parametro regolabile nei modelli più sofisticati, permettendo di adattare il comportamento al proprio stile di gioco.
Un sensore di qualità garantisce inoltre zero smoothing, zero filtri e zero accelerazione artificiale: ogni movimento viene registrato fedelmente, senza correzioni automatiche che potrebbero alterare la risposta del cursore.
Polling rate e latenza
Il polling rate, espresso in Hz, indica quante volte al secondo il mouse invia dati al PC. Quando la frequenza di aggiornamento è più alta significa che i movimenti e i click vengono registrati con maggiore immediatezza: un vantaggio competitivo in titoli eSport dove contano spesso anche i millisecondi.
Nel 2026, i parametri di rferimento sono questi:
- 500 Hz rimane una soglia accettabile per il gaming, soprattutto per titoli strategici o casual.
- 1.000 Hz è ancora molto diffuso e offre prestazioni eccellenti per la maggior parte dei giocatori.
- 4.000 Hz sta diventando il nuovo standard per il gaming competitivo e professionistico, bilanciando prestazioni elevate e stabilità di sistema.
- 8.000 Hz rappresenta il massimo attualmente disponibile, ma
richiede hardware di fascia molto alta (CPU recenti, monitor a 360 Hz e oltre,
connessione USB diretta).
In generale, polling rate superiori a 4.000 Hz offrono benefici marginali per la maggior parte dei giocatori e aumentano significativamente il carico sulla CPU: questa soglia rappresenta quindi un punto di equilibrio tra prestazioni d'élite e affidabilità, mentre 8.000 Hz resta una scelta di nicchia per setup estremi e professionisti con hardware all'avanguardia.
Switch e tasti programmabili
I pulsanti del mouse gaming non sono tutti uguali. Molti modelli adottano switch meccanici, altri i più moderni switch ottici, che sfruttano fasci di luce per eliminare il ritardo da rimbalzo elettrico e garantire maggiore durata.
La presenza di tasti aggiuntivi programmabili fa la differenza in generi come MMO, MOBA o RTS: poter associare macro (sequenze di comandi) complesse a un singolo pulsante riduce i tempi di esecuzione e libera la tastiera da combinazioni intricate.
Ergonomia e grip
La comodità non è un dettaglio: un mouse ergonomico riduce il rischio di affaticamento e tunnel carpale. La scelta deve tenere conto dello stile di impugnatura:
- Palm grip: mano appoggiata interamente, preferisce mouse grandi e sagomati.
- Claw grip: presa ad artiglio, richiede un mouse medio, leggero e reattivo.
- Fingertip grip: solo con le dita, ideale con
modelli compatti e ultraleggeri.
Superfici antiscivolo, gommini laterali e scroll wheel gommate aumentano ulteriormente comfort e precisione.
Peso e bilanciamento
Il peso di un mouse da gaming può cambiare radicalmente l’esperienza: mouse ultraleggeri (sotto i 70 g) agevolano scatti rapidi e movimenti istantanei, mentre mouse regolabili permettono di inserire o rimuovere pesi per personalizzare la sensazione al movimento.
Nei dispositivi senza filo, la batteria aggiunge peso, ma i modelli di fascia alta bilanciano questa massa per non compromettere il controllo sul gioco.
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Illuminazione RGB e software
Molti mouse per il gaming integrano sistemi di illuminazione RGB personalizzabile. Non è solo una questione estetica: tramite software dedicati è possibile sincronizzare gli effetti luminosi con altri accessori, oltre a gestire profili di gioco, macro e DPI. L’RGB, inoltre, può fungere da indicatore visivo immediato dei livelli di sensibilità attivi.
Materiali e durata
Un buon mouse da gaming deve resistere a milioni di click. Le aziende investono in materiali più solidi, grip gommati e scroll wheel con encoder rinforzati. L’affidabilità degli switch ottici riduce i rischi di doppio click involontario, mentre la costruzione leggera ma robusta evita l’usura precoce anche dopo anni di utilizzo intensivo.
Prezzo e fasce di mercato
Il mercato offre soluzioni per ogni budget:
- Entry level (20–40 €): ideali per chi si avvicina al gaming, ma con funzioni limitate.
- Fascia media (50–100 €): il compromesso migliore tra prestazioni, ergonomia e personalizzazione.
- Top di gamma (100–200 € e oltre): modelli
pensati per eSport e professionisti, con sensori di precisione estrema, polling
rate oltre i 4.000 Hz e costruzione premium.
Il mouse ideale?
Ogni genere richiede caratteristiche diverse. Chi preferisce gli sparatutto (FPS), può puntare su leggerezza, alti DPI regolabili e polling rate elevato. D’altro canto, gli appassionati di MOBA/MMO saranno più attratti dalla presenza di molti tasti programmabili e da un’impugnatura confortevole. Ancora, chi passa molte ore con strategici e gestionali preferirà DPI bassi e precisione assoluta nei movimenti a schermo. Il mouse ideale, dunque, non esiste: molto dipende dallo stile di gioco, dalle esigenze e dal genere preferito di ciascun gamer.
Alcuni tra i migliori mouse da gaming: guida alla scelta tra mouse wireless, economici e altro
Il panorama dei mouse da gaming è ampio e variegato: ogni modello punta a soddisfare esigenze specifiche, che variano in base al genere videoludico, allo stile di impugnatura e al budget disponibile. Non esiste un dispositivo “migliore in assoluto”, ma diversi prodotti che si distinguono per caratteristiche tecniche o per una particolare vocazione d’uso. Di seguito, una panoramica su alcuni dei modelli più rilevanti oggi in circolazione.
Logitech G305 Lightspeed
Un modello wireless compatto con sensore HERO fino a 12.000 DPI, un peso di 99 grammi e un’autonomia prolungata grazie a una singola batteria AA.
- Adatto a chi cerca un mouse wireless affidabile e accessibile, senza sacrificare la precisione.
- Meno indicato per chi desidera un dispositivo
ultraleggero o con molteplici pulsanti programmabili.
Razer Viper V3 Pro
Wireless ultraleggero (54 g) con polling rate fino a 8.000 Hz e sensore Focus Pro 35K. Pensato per eSport e competitive gaming.
- Adatto a giocatori di FPS competitivi che privilegiano velocità e reattività.
- Meno indicato per chi preferisce un mouse dal
peso maggiore, con una struttura più corposa, e un’autonomia estesa senza
richiedere frequenti ricariche.
Corsair M75 Wireless
Simmetrico, leggero e con sensore da 26.000 DPI. Pensato anche per mancini grazie ai pulsanti laterali su entrambi i lati.
- Adatto a chi cerca un mouse ambidestro, bilanciato e con connettività versatile.
- Meno indicato per chi preferisce un design
spiccatamente ergonomico per destrorsi.
Razer Basilisk V3 X HyperSpeed
Wireless con 9 pulsanti programmabili, sensore fino a 18.000 DPI e autonomia fino a 285 ore in Bluetooth.
- Adatto a chi gioca titoli che richiedono macro o tasti extra, come MOBA e MMO.
- Meno indicato per chi cerca un mouse
ultraleggero per FPS competitivi.
Corsair M65 RGB Ultra
Cablato con struttura in alluminio, sensore Marksman da 26.000 DPI e polling rate fino a 8.000 Hz.
- Adatto ad appassionati di FPS che privilegiano stabilità e alta precisione.
- Meno indicato per chi vuole un mouse versatile
anche per altri generi o con peso contenuto.
Razer Naga V2 Pro
Con tre piastre laterali intercambiabili (2, 6 o 12 pulsanti) e sensore da 30.000 DPI, pensato in particolare per chi gioca a MMO e MOBA.
- Adatto a chi ha bisogno di molte macro e personalizzazione dei comandi.
- Meno indicato per chi predilige giochi rapidi
come FPS o battle royale.
Corsair Sabre V2 Pro Ultralight
Mouse wireless ultraleggero dal peso di appena 36 grammi, progettato con l’obiettivo di eliminare la resistenza nei movimenti rapidi. Configurazione tramite web hub senza software dedicato e switch quick strike per risposta immediata.
- Adatto a giocatori FPS che privilegiano movimenti rapidissimi, flick shot estremi e sessioni prolungate senza affaticamento del polso.
- Meno indicato per chi preferisce un mouse più
robusto e sostanzioso, o per chi necessita di numerosi pulsanti programmabili e
funzioni avanzate.
Turtle Beach Kone II Air
Ampio e pesante (110 g), con sensore Owl-Eye da 26.000 DPI e numerosi pulsanti programmabili.
- Adatto a chi ha mani grandi e preferisce un palm grip rilassato.
- Meno indicato per giocatori competitivi che
richiedono agilità e velocità estrema.
Razer Orochi V2
Ultra-leggero (meno di 60 g) con autonomia fino a 950 ore, grazie a una singola batteria AA, e un sensore fino a 18.000 DPI.
- Adatto a chi cerca un mouse portatile e versatile, adatto anche all’uso in mobilità.
- Meno indicato per chi desidera un dispositivo con illuminazione RGB o software avanzato.

Asus ROG Harpe Ace Aim Lab Edition
Mouse wireless con sensore da 36.000 DPI e peso di 55 g, offre profili multipli e grande precisione.
- Adatto a chi gioca a FPS competitivi e vuole prestazioni elevate.
- Meno indicato per chi predilige un mouse con
una struttura più corposa o che sia multifunzionale.
HyperX Pulsefire Haste 2 Pro 4K
Wireless da 61 g, polling rate fino a 4.000 Hz e autonomia fino a 100 ore.
- Adatto a chi vuole un mouse leggero e reattivo per il gaming competitivo.
- Meno indicato per chi ha mani molto grandi e
cerca un modello più ergonomico.
SteelSeries Aerox 3 Wireless
Ultraleggero (66 g) con scocca a nido d’ape e resistenza ad acqua e polvere (IP54). Sensore fino a 18.000 DPI.
- Adatto a chi cerca un mouse leggero e resistente, con lunga autonomia.
- Meno indicato per chi ha mani grandi o
preferisce un palm grip.
Razer Basilisk V3
Versione cablata con 11 pulsanti programmabili e sensore Focus+ fino a 26.000 DPI. Include rotella con scorrimento orizzontale e modalità libera, oltre a illuminazione RGB Chroma.
- Adatto a chi gioca a titoli con molte funzioni (MMO, MOBA, RTS) e cerca alta personalizzazione.
- Meno indicato per chi preferisce un mouse
leggerissimo e senza cavo.
Turtle Beach Burst II Air
Un ultraleggero da 47 g con sensore Owl-Eye da 26.000 DPI e polling rate a 1.000 Hz. Il design è compatto, pensato per claw grip e fingertip, mentre l’autonomia raggiunge le 120 ore.
- Adatto a chi vuole estrema leggerezza per FPS e giochi frenetici.
- Meno indicato per chi cerca software avanzati
o molte funzioni aggiuntive.
Razer Viper V3 Hyperspeed
Wireless da 82 g con sensore Focus Pro 30K e polling rate fino a 4.000 Hz (con dongle opzionale), funziona con una singola batteria AA, offrendo fino a 280 ore di autonomia.
- Adatto a chi desidera elevata precisione e lunga autonomia, oltre a un design simmetrico.
- Meno indicato per chi cerca un modello ultraleggero sotto i 70 g o RGB.
Logitech MX Master 3S
Non nasce come mouse da gaming, ma con i suoi pulsanti extra e la rotella laterale può sostituire validamente alcuni modelli da gioco. Punta soprattutto su comfort ed ergonomia.
- Adatto a chi alterna gaming e lavoro, con necessità di produttività.
- Meno indicato per gamer competitivi che
cercano polling rate elevati e leggerezza estrema.
Roccat Kone Pro Air
Mouse wireless ultraleggero con illuminazione interna semitrasparente e clic molto reattivi, pensato per chi cerca un design particolare e prestazioni solide.
- Adatto a chi apprezza un design accattivante e la leggerezza.
- Meno indicato per chi richiede connessione
perfetta a distanze maggiori.
Logitech G Pro Wireless
Progettato con il supporto di pro gamer, integra sensore HERO e tecnologia Lightspeed con latenza ridotta a 1 ms. I pulsanti extra sono disposti per essere facilmente raggiungibili.
- Adatto a chi gioca in competizione e vuole un mouse bilanciato tra ergonomia e velocità.
- Meno indicato per chi preferisce un mouse
economico o con autonomia molto lunga.
SteelSeries Aerox 9 Wireless
Con 12 pulsanti laterali personalizzabili, si rivolge nello specifico a chi gioca a MMO, integrando un sensore ottico TrueMove Air fino a 18.000 DPI, e con un’autonomia fino a 150 ore.
- Adatto a chi gioca a MMO e MOBA con molte macro e comandi rapidi.
- Meno indicato per chi privilegia leggerezza e semplicità per gli FPS.
Domande? Abbiamo le risposte.
Cosa sono i DPI del mouse?
I DPI (dots per inch) indicano di quanti pixel si sposta il cursore sullo schermo per ogni pollice di movimento fisico del mouse. In pratica, più alti sono i DPI, più sensibile è il mouse: con 1600 DPI il cursore si muove più velocemente rispetto a 400 DPI a parità di spostamento della mano. Non esiste un valore universalmente migliore: i modelli di qualità permettono di regolare i DPI in base al gioco e allo stile personale.
Quanti DPI deve avere un mouse da gaming?
Non serve necessariamente un numero altissimo: la maggior parte dei giocatori professionisti usa tra 400 e 1600 DPI, privilegiando la precisione. I mouse da gaming offrono solitamente DPI regolabili fino a 20.000-45.000, ma l'importante è poter passare rapidamente da DPI bassi (per esempio quando si impersona, nel gioco, un cecchino) a DPI alti (per movimenti rapidi). La possibilità di salvare profili diversi e cambiarli al volo è più utile del valore massimo assoluto.
Meglio mouse wireless o con filo per giocare?
Nel 2026 la differenza è praticamente azzerata: i mouse wireless con connessione 2.4 GHz offrono latenza inferiore a 1 millisecondo e polling rate fino a 8.000 Hz, identici ai modelli cablati. Il wireless offre maggiore libertà di movimento ed elimina il fastidioso cable drag, con autonomie che superano le 150 ore.
Meglio un mouse leggero o pesante?
Dipende dallo stile di gioco personale e dalla tipologia di videogame: i mouse ultraleggeri (sotto i 60 grammi) favoriscono movimenti rapidi e flick shot, ideali per FPS competitivi e per chi effettua ampi movimenti del braccio sulla scrivania. I mouse più pesanti (oltre 100 grammi) offrono maggiore stabilità e controllo, apprezzati da chi preferisce movimenti più piccoli e precisi, affidandosi principalmente al polso.
Che mouse usano i pro player?
I giocatori professionisti privilegiano mouse con sensori ottici di ultima generazione (35.000-45.000 DPI), polling rate elevati (4.000-8.000 Hz per ridurre la latenza al minimo), peso ultraleggero (sotto i 60 grammi per movimenti rapidi), switch ottici o ibridi per massima affidabilità, e connettività wireless 2.4 GHz a bassa latenza. La scelta finale dipende però dal genere: gli FPS richiedono leggerezza e precisione, mentre MMO e MOBA beneficiano di più pulsanti programmabili e ergonomia per sessioni prolungate.
Come abbiamo approfondito, i mouse da gaming non sono tutti uguali: variano per sensori, DPI, peso, connettività e numero di pulsanti, adattandosi a stili di gioco e preferenze molto diverse. Conoscere tutti questi fattori, e i principali modelli presenti sul mercato, permettono a ciascun gamer di compiere una scelta consapevole e trovare il mouse che meglio si adatta al proprio modo di giocare.
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