Cosa vuol dire multigiocatore nei videogiochi? Significato e modalità di gioco
Tutto quello che devi sapere sul multigiocatore: significato, modalità di gioco, vantaggi e la connessione ideale per divertirti online senza interruzioni.
La modalità “multigiocatore” ha trasformato i videogiochi da un’attività solitaria a un’esperienza sociale condivisa. Oggi il multigiocatore è diventato una parte fondamentale dell’industria videoludica: permette di affrontare sfide sempre diverse grazie alla varietà di strategie dei giocatori reali, di socializzare con altri appassionati, di competere per migliorare le proprie abilità e di collaborare in squadra per raggiungere obiettivi comuni.
Alcuni titoli sono interamente dedicati al multiplayer, mentre altri lo affiancano a modalità single player più tradizionali.
In questo articolo scoprirai cosa significa multigiocatore, quali sono le principali tipologie di giochi multiplayer e quale connessione Internet ti serve per goderti al meglio l’esperienza di gioco online.
Multigiocatore: cosa significa nel mondo gaming?
Nel panorama videoludico, il termine multigiocatore (o multiplayer in inglese) si riferisce a qualsiasi esperienza di gioco che coinvolge due o più partecipanti in simultanea, permettendo loro di interagire all'interno dello stesso ambiente virtuale.
A differenza dei giochi in singleplayer, dove il giocatore affronta l'avventura da solo, sfidando l'intelligenza artificiale del gioco, le esperienze multigiocatore pongono l'accento sull'interazione umana, anche quando non in presenza, con l’obiettivo di arricchire l'esperienza di gioco.
Differenza tra multigiocatore locale e online
Il multigiocatore si articola principalmente in due modalità distinte: locale e online.
Multigiocatore locale
Conosciuto anche come "couch multiplayer" (multiplayer da divano) o "split-screen" (schermo condiviso), questa modalità permette a più giocatori di partecipare utilizzando lo stesso dispositivo, sia esso un PC, una console o un dispositivo mobile. I giocatori condividono lo stesso spazio fisico, usando controller aggiuntivi o dividendo lo schermo in due o più sezioni. Alcuni esempi classici possono essere le partite di calcio a FIFA, oppure le sfide su Mario Kart in split-screen.
Questa modalità favorisce l'interazione sociale diretta e immediata, con reazioni visibili e feedback istantaneo tra i partecipanti.
Multigiocatore online
In questa modalità, i giocatori si connettono attraverso Internet da qualsiasi parte del mondo. Ogni partecipante utilizza il proprio dispositivo e si collega a server dedicati che gestiscono il flusso di dati tra tutti i giocatori. Questa categoria include:
- Giochi
competitivi: come Fortnite, Call of Duty o League of
Legends, dove decine o centinaia di giocatori si sfidano
contemporaneamente
- Esperienze cooperative: come Destiny o Diablo, dove piccoli gruppi affrontano insieme sfide
contro il computer
- Mondi virtuali permanenti: come World of Warcraft o Final Fantasy XIV, dove migliaia di giocatori “abitano” lo stesso universo virtuale
Un po' di storia: quando è nato il multiplayer?
Dalla prima partita a "Tennis for Two" agli immensi mondi virtuali di oggi, facciamo un viaggio nell'evoluzione dei videogiochi multigiocatore che hanno trasformato radicalmente l'esperienza di gioco.
Il primo multiplayer della storia
La storia dei multiplayer ha radici sorprendentemente lontane, risalenti agli albori stessi del medium videoludico. Uno dei primissimi esempi risale infatti al 1958 con quel "Tennis for Two" creato da William Higinbotham presso il Brookhaven National Laboratory. Questo semplice gioco di tennis permetteva a due giocatori di sfidarsi utilizzando un oscilloscopio come display e due controller con manopole e pulsanti.
Pochi anni dopo, nel 1962, un team di studenti del MIT guidato da Steve Russell sviluppò "Spacewar!", un gioco di combattimento spaziale che permetteva a due giocatori di controllare due diverse astronavi e di sfidarsi nello spazio. Nonostante la tecnologia fosse decisamente agli albori, questi titoli gettarono le basi per un concetto fondamentale: l'esperienza di gioco condivisa.
I primi esempi strutturati di giochi multigiocatore in tempo reale si svilupparono sul sistema PLATO nei primi anni '70. Titoli come "Empire" (un gioco strategico di guerra), "Spasim" (uno dei primi sparatutto in prima persona) e "Airfight" (un simulatore di volo) rappresentarono un'autentica rivoluzione, consentendo a più giocatori di interagire simultaneamente attraverso una rete locale. Questi giochi, per quanto rudimentali, contenevano già il DNA di ciò che sarebbe diventato il multigiocatore moderno.
Anche nelle sale giochi, il concetto di multigiocatore prese piede rapidamente con titoli come "Pong" (1972), che permetteva a due giocatori di sfidarsi a tennistavolo, o "Gun Fight" (1975), un duello western che ha inoltre rappresentato il primo gioco arcade a utilizzare un microprocessore.
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La svolta con l'arrivo di Internet e delle console online
La vera rivoluzione nel gaming multigiocatore arrivò con l'evoluzione delle reti informatiche. Un punto di svolta fondamentale fu la creazione di MUD (Multi-User Dungeon) nel 1978 da parte di Roy Trubshaw e Richard Bartle all'Università dell'Essex. Questo gioco testuale d'avventura permetteva a più giocatori di esplorare un mondo virtuale, interagire tra loro e con personaggi non giocanti, creando le fondamenta di quello che sarebbe diventato il genere MMORPG (Massively Multiplayer Online Role-Playing Game).
Gli anni '90 segnarono invece l'esplosione del genere FPS (First-Person Shooter) in modalità multigiocatore. Nel 1993, id Software rivoluzionò il panorama con "Doom", che permetteva fino a quattro giocatori di connettersi in rete locale (LAN) per giocare in cooperativa o in modalità deathmatch. Un gioco diede origine alle famose "LAN party", eventi in cui i giocatori si riunivano fisicamente per collegare i propri computer e giocare insieme.
Il vero cambiamento epocale avvenne però nel 1996 con "Quake", sempre di id Software, che introdusse per la prima volta il multigiocatore online tramite protocollo TCP/IP. Questo significava che i giocatori potevano finalmente sfidarsi attraverso Internet, superando le limitazioni geografiche.
Con la diffusione di Internet a metà degli anni '90, i giochi multigiocatore iniziarono quindi a utilizzare servizi online dedicati per facilitare il matchmaking e creare comunità. Titoli come "Ultima Online" (1997) ed "EverQuest" (1999) permettevano a migliaia di giocatori di coesistere in mondi fantasy permanenti, segnando la nascita dei moderni MMORPG.
Nel 2001, Microsoft rivoluzionò poi il panorama delle console con il lancio di Xbox Live, un servizio dedicato al multiplayer online che raggiunse la popolarità di massa con "Halo 2", nel 2004. Sony seguì l'esempio nel 2006 con PlayStation Network, rendendo il multigiocatore online una caratteristica standard delle console moderne.
Durante gli anni 2000, il multigiocatore online è diventato onnipresente, con titoli come "World of Warcraft" (2004) che hanno raccolto milioni di giocatori in tutto il mondo, e l'emergere di nuovi generi come i MOBA (Multiplayer Online Battle Arena) con "Defense of the Ancients" (DotA), originariamente una mod per "Warcraft III".
Modalità multigiocatore: quali sono e come funzionano?
Il mondo del gaming multigiocatore offre diverse modalità di gioco, ciascuna con meccaniche e dinamiche uniche che attraggono diversi tipi di giocatori.
PvP (Player vs Player)
La modalità PvP mette i giocatori in competizione diretta tra loro: l'intelligenza, la strategia e i riflessi umani sostituiscono le prevedibili reazioni dell'IA, creando sfide sempre nuove.
Questa modalità può assumere a sua volta diverse forme:
- Deathmatch: ogni giocatore combatte per conto proprio contro tutti gli altri, e
vince chi riesce ad eliminare il maggior numero di avversari entro il
limite di tempo o il punteggio prestabilito. Esempi classici includono
Quake, Doom e Unreal Tournament.
- Team Deathmatch: qui troviamo diverse squadre che si affrontano tra loro con
l’obiettivo di eliminare il maggior numero di avversari. Titoli popolari
come Call of Duty, Halo e Counter-Strike sono gli esempi più noti.
- Cattura la bandiera: due squadre si contendono il possesso di una bandiera (o di un altro
oggetto simbolico) posizionata nella base avversaria. L'obiettivo è
infiltrarsi nella base nemica, impossessarsi della loro bandiera e
portarla nella propria base, difendendola al contempo dai tentativi di
furto della squadra avversaria. Giochi come Halo, Team Fortress 2 e Unreal
Tournament offrono eccellenti modalità CTF (Capture The Flag, in italiano
cattura la bandiera).
- Controllo zone: i giocatori devono mantenere il possesso di aree specifiche della
mappa virtuale. Destiny 2, Battlefield e Call of Duty sono esempi di
successo di questa modalità.
Il PvP spesso include classifiche globali o suddivise per Paese, che permettono ai giocatori di confrontarsi con gli altri gamer, aumentando ulteriormente lo spirito competitivo.
Co-op (Cooperativo)
Al contrario del PvP, nella modalità cooperativa i giocatori collaborano: qui l'obiettivo è superare insieme delle sfide che richiedono coordinazione e lavoro di squadra per essere superate.
Le principali varianti del co-op includono:
- Campagna
co-op: i giocatori affrontano insieme la storia
principale del gioco. Gears of War, Halo e Portal 2 sono esempi
eccellenti.
- Modalità orda: gruppi di giocatori resistono contro ondate crescenti di nemici.
Gears of War, Call of Duty: Zombies e Left 4 Dead sono alcuni dei titoli
più rappresentativi.
- Raid: gruppi organizzati di giocatori si uniscono per affrontare dei
nemici molto potenti (spesso chiamati "boss"), che possono
essere sconfitti solo se ogni partecipante svolge un ruolo specifico (per
esempio, i guaritori curano la squadra mentre i guerrieri infliggono
danni). Destiny 2, World of Warcraft e Final Fantasy XIV sono famosi per i
loro raid.
- Puzzle co-op: enigmi che necessitano della collaborazione tra giocatori. Titoli come It Takes Two, A Way Out e Portal 2 eccellono in questo formato.
MMO e MMOG: cosa significano e che differenza c'è?
I termini MMO (Massively Multiplayer Online) e MMOG (Massively Multiplayer Online Game) si riferiscono a giochi che ospitano contemporaneamente un numero molto elevato di giocatori in un mondo virtuale condiviso e permanente.
MMOG è il termine generico che comprende tutti i giochi di questo tipo, mentre esistono sottocategorie più specifiche:
- MMORPG (Massively Multiplayer Online Role-Playing Game): giochi di ruolo
come World of Warcraft, Final Fantasy XIV o The Elder Scrolls Online, dove
i giocatori sviluppano il proprio personaggio in un mondo fantasy ricco di
dettagli.
- MMOFPS (Massively Multiplayer Online First-Person Shooter): sparatutto come
PlanetSide 2, dove centinaia di giocatori combattono su enormi campi di
battaglia virtuali.
- MMORTS (Massively Multiplayer Online Real-Time Strategy): strategici in
tempo reale che coinvolgono numerosi gamer.
La caratteristica distintiva degli MMO è la persistenza dei loro mondi virtuali: anche quando un giocatore si disconnette, l'universo di gioco continua a esistere ed evolversi grazie all'attività degli altri partecipanti.
Battle Royale, MOBA, FPS, RTS… Tutte le sigle da conoscere
Nel mondo del gaming multigiocatore, le sigle e i termini specialistici abbondano. Ecco le principali da conoscere:
Battle Royale: genere in cui decine o centinaia di giocatori combattono fino a quando ne rimane solo uno. L'area di gioco si restringe progressivamente, forzando lo scontro tra partecipanti. Esempi: Fortnite, PUBG, Apex Legends.
MOBA (Multiplayer Online Battle Arena): due squadre competono per distruggere la base avversaria e ogni giocatore controlla un singolo personaggio, con abilità uniche. Esempi: League of Legends, Dota 2, Smite.
FPS (First-Person Shooter): sparatutto in prima persona dove l'inquadratura corrisponde agli occhi del personaggio. In modalità multigiocatore, i giocatori si sfidano in vari formati. Esempi: Call of Duty, Counter-Strike, Halo.
RTS (Real-Time Strategy): giochi strategici dove i giocatori gestiscono risorse, costruiscono basi e comandano unità in tempo reale. Esempi: StarCraft II, Age of Empires, Company of Heroes.
Fighting Games: giochi di combattimento uno contro uno. Esempi: Street Fighter, Tekken, Mortal Kombat.
Sports Games: simulazioni sportive che replicano sport reali con regole accurate. Esempi: FIFA, NBA 2K, Madden NFL.
Card Games: giochi di carte digitali dove i giocatori costruiscono mazzi di carte da collezione e si sfidano in partite di strategia. Esempi: Hearthstone, Magic: The Gathering Arena, Legends of Runeterra.
Racing Games: simulazioni di gare motociclistiche o automobilistiche, dove i giocatori competono su vari circuiti. Esempi: Forza Horizon, Gran Turismo, F1.
Queste categorie spesso si sovrappongono, con molti giochi che combinano elementi di più generi per creare esperienze uniche.
I migliori giochi multigiocatore (aggiornati al 2025)
Il panorama dei giochi multiplayer si è evoluto e ampliato notevolmente negli ultimi anni, offrendo esperienze sempre più coinvolgenti e diversificate. Ecco una selezione dei titoli più popolari e apprezzati del 2025, perfetti per chi cerca avventure competitive o cooperative da condividere con amici o altri giocatori online.
Counter-Strike 2
Erede dell'iconico CS, continua a dominare la scena degli sparatutto tattici. Con il suo gameplay preciso e bilanciato, Counter-Strike 2 rappresenta il banco di prova definitivo per riflessi e strategia di squadra.
Apex Legends
Fusione tra battle royale e hero shooter, Apex Legends continua ad attrarre milioni di giocatori grazie al suo sistema di movimento fluido e al combattimento dinamico. Le abilità uniche di ogni "Leggenda" permettono stili di gioco diversificati, mentre la comunicazione di squadra rimane fondamentale per la vittoria.
Valorant
Lo sparatutto tattico di Riot Games ha conquistato un posto di rilievo nella scena del PvP grazie al suo perfetto equilibrio tra precisione di tiro e utilizzo strategico delle abilità. Valorant offre profondità strategica e momenti di gioco spettacolari, che continuano ad attirare nuovi giocatori.
Helldivers 2
Una delle sorprese più gradite degli ultimi anni, Helldivers 2 ha rivoluzionato il concetto di videogame multiplayer cooperativo: a differenza di altri titoli competitivi, qui i giocatori collaborano per sfidare il gioco stesso, riducendo lo stress tipico del PvP e creando un'atmosfera più rilassata ma ugualmente coinvolgente.
Marvel Rivals
Il nuovo hero shooter ambientato nell'universo Marvel ha rapidamente guadagnato popolarità grazie al suo cast di personaggi iconici e meccaniche di gioco accessibili: ogni eroe possiede abilità uniche che riflettono fedelmente i poteri mostrati nei fumetti e nei film. La formula free-to-play ha contribuito alla sua rapida diffusione.
Lethal Company
Questo horror cooperativo dalla formula semplice ma efficace è diventato un fenomeno grazie al perfetto equilibrio tra tensione e momenti esilaranti. In gruppi di 1-4 giocatori, i partecipanti esplorano strutture abbandonate alla ricerca di rottami da rivendere, cercando di sopravvivere alle creature che le infestano.
Split Fiction
L'ultima creazione di Hazelight Studios, già noti per It Takes Two, porta il concetto di cooperativo a nuovi livelli. Questo platform narrativo offre mini-giochi coinvolgenti e una trama che tiene i giocatori costantemente sul filo del rasoio dal punto di vista morale
Monster Hunter Wilds
L'ultimo capitolo della celebre serie che vede come protagonisti dei cacciatori di mostri: le sfide cooperative richiedono coordinazione e strategia, mentre l'enorme varietà di nemici e ambientazioni garantisce centinaia di ore di gioco.
Baldur's Gate 3
Questo gigantesco gioco di ruolo permette di vivere l'intera campagna in cooperativa: ogni gamer controlla un personaggio e prende decisioni che influenzano la storia. La libertà d'azione è pressoché illimitata, mentre la profondità narrativa e le meccaniche ispirate a Dungeons & Dragons sono capaci di intrattenere i partecipanti per ore.
Path of Exile 2
Sequel del celebre action RPG free-to-play, supporta fino a sei giocatori in cooperativa, appassionando i giocatori grazie a un’enorme range di abilità tra cui scegliere e alle variegate possibilità di sinergia tra i vari membri del gruppo.
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