La storia del Napoli Calcio: dalle origini alla rinascita
Conte ha riportato entusiasmo a Napoli e la voglia di lottare per le vetta, ma nella sua storia il Napoli ha saputo diverse volte dominare in Italia e all’estero. Ripercorriamo la storia della società nata nel 1904
La storia del Napoli Calcio è un viaggio lungo oltre un secolo, ricco di passione, trionfi, cadute e rinascite. Tutto ebbe inizio nel 1904, quando l'inglese William Poths, insieme ad alcuni soci locali, fondò il Naples Foot-Ball & Cricket Club, prima rappresentativa calcistica della città. In quegli anni il calcio era prerogativa del Nord Italia, ma nel 1912 la FIGC aprì la massima serie anche alle squadre del Centro-Sud.
Com'è nato il Napoli calcio? La fondazione dell’Associazione Calcio Napoli
Il vero atto di nascita del Napoli moderno avvenne il 1º agosto 1926, grazie all’iniziativa dell’industriale Giorgio Ascarelli, che fondò l'Associazione Calcio Napoli con l'obiettivo di unire le migliori realtà cittadine. Inserito fin da subito nella Divisione Nazionale, il club faticò nei primi anni ma riuscì a mantenere il proprio posto nel calcio che contava.
Durante gli anni '30, sotto la guida di William Garbutt e grazie a giocatori come Attila Sallustro e Antonio Vojak, il Napoli ottenne risultati prestigiosi come il terzo posto consecutivo in due stagioni (1932-1933 e 1933-1934) e la qualificazione alla Coppa Mitropa. Tuttavia, la fine degli anni '30 e l'avvento della Seconda Guerra Mondiale segnarono una fase difficile, culminata con la retrocessione in Serie B nel 1942.
Il dopoguerra, la nascita dello Stadio San Paolo e il passaggio dalla Serie A alla Serie B
Nel dopoguerra, il Napoli vinse il Girone Misto Centro-Sud della Divisione Nazionale 1945-1946, riconquistando la Serie A. Nonostante investimenti da parte di Achille Lauro, il club non andò oltre il quarto posto negli anni ’50. Nel 1959 venne inaugurato il nuovo Stadio San Paolo, destinato a diventare simbolo della squadra.
Gli anni ’60 segnarono una nuova ripartenza: nel 1962 il Napoli conquistò la Coppa Italia pur militando in Serie B. Dopo il ritorno in Serie A, il club vide grandi interpreti come Omar Sivori e José Altafini, ottenendo ottimi piazzamenti. Con il passaggio a Corrado Ferlaino nel 1969, il Napoli avviò la presidenza più longeva e vincente della sua storia.
L’arrivo di Maradona e la conquista del primo scudetto
Negli anni '70 il Napoli consolidò la sua presenza ai vertici del calcio italiano, ma la vera svolta arrivò nell'estate del 1984: Corrado Ferlaino acquistò Diego Armando Maradona dal Barcellona. Iniziò così una delle epopee più straordinarie del calcio italiano.
10 maggio 1987, una data storica per tutti i tifosi: il Napoli vinse il primo scudetto della sua storia, il primo di una squadra del Sud Italia. La cavalcata iniziò il 14 settembre 1986 con il gol "mundial" di Maradona a Brescia. Fondamentali furono le vittorie contro Roma e Juventus, decisive per il trionfo.
Il traguardo matematico arrivò con l'1-1 contro la Fiorentina al San Paolo, scatenando la più grande festa di sempre per la città.
Quel Napoli non era solo Maradona. Era una squadra compatta, guidata da campioni come Garella, Ferrara, Renica, Ferrario, Bagni, De Napoli, Romano, Carnevale e Giordano. Il progetto vincente fu costruito grazie alla serietà di Ottavio Bianchi e alla competenza di dirigenti come Allodi, Marino, Celentano e Juliano. Grazie a quel gruppo, nel 1989 il Napoli vinse anche la Coppa UEFA, battendo lo Stoccarda in finale.
Dopo aver perso il titolo nazionale per poco, la stagione 1989-1990 regalò il secondo scudetto. Con Alberto Bigon in panchina, il Napoli chiuse con 21 vittorie, 9 pareggi e 4 sconfitte. La corsa non fu facile: dopo una sconfitta pesante contro il Milan, gli azzurri reagirono con forza mentre i rossoneri rallentavano. Il 29 aprile 1990, battendo la Lazio, il Napoli conquistò il secondo titolo, con una formazione guidata, oltre che da Maradona e Carnevale, anche da Antonio Careca, tra gli attaccanti più prolifici della storia.
Il declino e il fallimento del 2004
Gli anni successivi al secondo scudetto furono segnati da difficoltà economiche e tecniche. Nonostante alcuni momenti positivi, il club entrò in una profonda crisi, culminata con la retrocessione in Serie B del 1998 e il fallimento societario del 2004.
Nell’estate 2004 Aurelio De Laurentiis rifondò il club sotto il nome Napoli Soccer, ripartendo dalla Serie C1. Dopo due stagioni, il Napoli riconquistò la Serie A e il suo nome storico: Società Sportiva Calcio Napoli.
Negli anni successivi, con allenatori come Walter Mazzarri e Rafael Benítez, il Napoli consolidò la sua posizione ai vertici del calcio italiano, conquistando qualificazioni europee e trofei nazionali. Il club vide protagonisti campioni come Hamsík, Lavezzi, Cavani, Higuaín e Mertens.
La stagione da incorniciare, tuttavia, è il 2022/2023 quando, dopo 33 anni, il Napoli è di nuovo campione d’Italia. La data che i tifosi azzurri non dimenticheranno è il 4 maggio 2023: grazie al pareggio per 1-1 contro l’Udinese alla Dacia Arena, il club ha conquistato il suo terzo scudetto.
Il Napoli ha dominato quel campionato dall’inizio alla fine: miglior attacco, miglior difesa, 80 punti conquistati. Vittorie chiave come quelle contro Milan, Atalanta, Juventus e Roma hanno costruito il trionfo, sancito con cinque giornate di anticipo, un record eguagliato solo da Juventus, Inter, Fiorentina e Torino.
Organizzazione tattica, entusiasmo e qualità individuali: merito di Luciano Spalletti, al suo primo scudetto italiano, e di un gruppo straordinario. Osimhen, capocannoniere, e Kvaratskhelia, miglior assistman, sono stati i simboli di una squadra in cui tutti, da Meret a Di Lorenzo, da Kim a Lobotka, hanno avuto un ruolo decisivo.
«È lo scudetto di tutti», ha dichiarato commosso il presidente De Laurentiis.
Un conto alla rovescia durato 33 anni, segnato da retrocessioni, fallimenti e vittorie sfiorate, soprattutto nell’era di Sarri. Ma ora la maledizione è finita: Napoli è tornata a essere regina del calcio italiano, chiudendo idealmente un cerchio iniziato ai tempi di Maradona.
Il Napoli oggi: tra le grandi d’Europa
Oggi il Napoli è tra le realtà più solide e ambiziose del calcio europeo. Con un palmarès che comprende 3 scudetti, 6 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane e una Coppa UEFA, il club rappresenta l’orgoglio di Napoli e del Sud Italia, pronto a scrivere nuove pagine di gloria.
Quest’anno, con la rifondazione di Antonio Conte, il Napoli sta contendendo lo scudetto all’Inter. Neres, Buongiorno, Lukaku e McTominay sono i nuovi protagonisti di una stagione che sta regalando altre grandi emozioni ai tifosi azzurri.
Dove vedere in TV e streaming tutte le partite del Napoli
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